La società cooperativa di ingegneria Cooprogetti è tra i 200 top players d’Italia nella categoria delle imprese del settore ingegneristico. A certificarlo è il prestigioso Report 2022 sull’architettura, ingegneria e industria delle costruzioni redatto dal professor Aldo Norsa per conto di Guamari, storica società milanese di ricerca e promozione a servizio dell’imprenditoria del progetto.
«Siamo molto onorati per questo risultato– commenta il presidente della cooperativa, associata Legacoop Fvg, Matteo Bordugo –. Questi ultimi sono stati anni particolarmente difficili a causa della pandemia prima e della crisi delle materie prime dopo. Il fatto che una prestigiosa classifica come quella di Guamari ci inserisca nel suo elenco testimonia l’impegno della nostra cooperativa a reagire e a consolidarsi sul mercato con nuovi e importanti progetti».
Ne è un esempio il restauro dell’ex Amideria Chiozza di Ruda, al cui importante progetto di riqualificazione, recentemente presentato al pubblico, partecipa proprio anche Cooprogetti. Ma anche il nuovo ospedale di Pordenone, il Nuovo Museo del Mare di Trieste e, fuori regione, il Nuovo Centro Anziani a Bressanone.
La società cooperativa, con headquarters a Pordenone ed ufficio a Roma, nasce nel lontano 1974 da un gruppo di giovani professionisti ed è stata una società cooperativa di professionisti fino al 1 luglio 2022, data in cui si è trasformata in società cooperativa di ingegneria. Cooprogetti si occupa di “servizi di ricerche, consulenze, progettazioni o direzione dei lavori, valutazioni di congruità tecnico economica o studi di impatto ambientale; servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria anche integrata; servizi attinenti all’urbanistica e alla paesaggistica; servizi affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di sperimentazione tecnica ed analisi e servizi di consulenza gestionale e affini”.
L’organico attuale di personale tecnico comprende 13 soci, di cui 2 direttori tecnici, 6 dipendenti ed una decina di collaboratori. Cooprogetti si avvale, inoltre, di una rete consolidata di collaboratori esterni che le permette di raggiungere, nei periodi di maggiore necessità, un organico complessivo di quasi 40 unità suddivise tra ingegneri, architetti, geometri, periti e disegnatori.